Si chiamavano “VACANZE”

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“Meno compiti agli studenti per le vacanze di Natale”. Così si rivolge alle scuole e in particolare ai docenti, Marco Bussetti, Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca della Repubblica Italiana, che suggerisce la diminuzione del carico di compiti per le vacanze in modo da permettere ai ragazzi, di tutte le età, di rilassarsi in famiglia.

Quella dei compiti per le vacanze è ormai una consuetudine per le scuole, che di certo non è legata all’utilità degli stessi. È stato dimostrato, infatti, che gli alunni italiani anche se sottoposti a una mole di lavoro doppia o tripla rispetto alla norma non ottengono risultati migliori rispetto agli altri studenti europei. Basti pensare che il nostro Paese, l’Italia, presenta il più elevato tasso di analfabetismo, nonostante sia al terzo posto della classifica redatta dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a proposito del tempo che gli alunni di diversi Paesi dedicano ai compiti.

Il problema di tutto ciò sta nell’organizzazione scolastica, che dovrebbe mostrarsi un po’ più flessibile e aperta ai cambiamenti per raggiungere dei miglioramenti concreti. Quindi, magari, suggerire la lettura di qualche libro extrascolastico sarebbe una buona alternativa alle infinite pagine di libri (scolastici) assegnate ogni anno.

Cari insegnanti, non prendetela sul personale…anche noi meritiamo un po’ di riposo!

Chiara Barbagallo- Mattia Valenti IV C

Liceo Scientifico

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