Lettera ai maturandi

15 Giugno 2021 0 Di Redazione
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Palermo, 11 giugno 2021


Carissime ragazze e carissimi ragazzi,
al termine di quasi un anno di lavoro come Psicologi – un anno durante il quale abbiamo avuto
modo di conoscere molti di voi, alcuni individualmente e altri in gruppo – abbiamo pensato di
scrivervi queste righe, per accompagnarvi in un momento che rappresenta l’ultima tappa del viaggio
compiuto nella scuola superiore: un rito di passaggio che vi porterà nel mondo dei grandi.
Avremmo preferito incontrarvi per guardarci negli occhi e parlare insieme di tutto questo, piuttosto
che scrivervi ma a scuola, come voi, abbiamo imparato a trovare nuove soluzioni per raggiungervi e
“stare insieme”.
Immaginiamo che alcuni di voi possano avere tantissime cose ancora da studiare e che l’esame possa
essere un pensiero fisso; in ogni caso, la verità è che sta per arrivare quel fatidico giorno che segnerà
sia la chiusura di questa esperienza formativa (e di una parte della vostra vita) sia l’apertura a un
mondo tutto da scoprire che, come tale, può essere un momento denso a livello emotivo, un mix di
paura e entusiasmo per le novità che vi aspettano.
Per affrontare questo evento forse vi può essere utile andare indietro nel tempo e ricordare il primo
giorno di scuola superiore, altra tappa fondamentale di questo viaggio. Anche allora siete arrivati
carichi di aspettative, idee ed emozioni (paura, rabbia, ansia, gioia e serenità) e piano piano, anno
dopo anno, la vostra valigia si è riempita di esperienze, apprendimenti, incontri con nuovi compagni
con cui avete tessuto relazioni profonde e/o leggere, con docenti che sono stati testimoni del vostro
percorso con i quali il confronto può essere stato sereno o complicato.
Tutto questo, di sicuro, vi ha segnato e trasformato ed è diventato parte preziosa della vostra
identità. Nessuno avrebbe immaginato che questo viaggio potesse avere una tappa imprevista e non
segnata, sulla mappa che ha condizionato fortemente la vita di tutti noi: la pandemia!
All’improvviso, il 9 marzo 2020, il mondo si è fermato e con esso anche la scuola che, però,
prontamente si è adattata creando dapprima l’opportunità di studiare da casa con la didattica a
distanza e poi organizzando il graduale rientro in classe. La scuola si è catapultata in un mondo
virtuale, quello stesso mondo caro a tanti di voi, e gli insegnanti e i compagni tutti insieme, dentro
piccole caselle; in tal modo, avete trascorso ore e ore davanti allo schermo, un po’ per la scuola e un
po’ per il gioco e per i social, spesso unici spazi di incontro e socializzazione (Fortnite, Minecraft,
Instagram, Twitch, Tik tok, Forum e Community riguardanti anime e manga). Tutto questo può
essere stato per alcuni faticoso, noioso e limitante, per altri invece un’occasione per vivere la scuola
in un modo “creativo e leggero” (partecipare comodamente alla lezione in pigiama, o anche vestiti a
metà, sdraiati sul letto o in giro per casa sgranocchiando qualche merenda o ancora facendo qualche
allenamento, ma soprattutto chattando con gli altri).
Questo è stato un anno particolare, (veramente quasi due) che, se ve lo avessero raccontato prima,
vi sarebbe sembrato impossibile; eppure ci siamo finiti tutti senza preavviso e, una volta dentro,
abbiamo solo potuto fare del nostro meglio per affrontare mascherine e distanziamento, ricreazioni
da seduti, al banco, le gite mancate e le feste dei 18 anni alle quali abbiamo rinunciato,
l’impossibilità di abbracciarsi, praticare sport e stare insieme.
Non sono mancati momenti di incertezza, di profonda solitudine e di paura ma siete stati veramente
coraggiosi. Avrete certamente scoperto qualcosa di nuovo e prezioso, di voi stessi.

Oggi siete pronti ad affrontare l’ultimo step del viaggio. Al di là di come andranno le prove, ci
auguriamo che voi possiate accomodarvi sulla “sedia calda” dell’Esame di Stato portando con voi la
valigia piena di tutto ciò che avete vissuto in questi cinque anni, con la piena consapevolezza che
sarà l’ultimo momento didattico ed educativo delle scuole superiori e, soprattutto, l’incontro
conclusivo fra voi e i docenti che vi hanno seguito nel vostro percorso.
Tenete presente, quindi, che siete molto più delle cose che sapete, del voto di ammissione o di
quello finale e che il momento che state per vivere è solo un frammento dell’universo di persone ed
esperienze di cui sarà fatta la vostra vita: rappresenta un nuovo inizio e come tale va celebrato.
Da soli o con i vostri compagni, fermatevi a respirare insieme quest’atmosfera di “maturità”,
concentratevi sul “qui ed ora” e gustatelo più che potete perché unico e irripetibile e “brindate” a
tutto ciò!
Noi psicologi, pieni di gratitudine per aver fatto parte, per la prima volta, in modo più strutturato e
attivo, della vita della comunità educativa scolastica, vi auguriamo di trovare il vostro modo per
onorare questo momento, che sarà seme per la vita futura!

Gruppo degli Psicologi operanti nelle scuole secondarie di secondo grado