Antonio Presti: artista e mecenate

19 Novembre 2021 0 Di Redazione
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Mattinata di respiro artistico all’Istituto Vittorini Gorgia di Lentini, con la conferenza del siciliano maestro d’arte Antonio Presti.

Lo scorso 12 novembre l’auditorium dell’istituto, ha ospitato, in presenza, le classi quinte del polivalente e, collegati in videoconferenza, le classi quinte della sede del Gorgia e di Francofonte.

I saluti del Dirigente Scolastico prof. Vincenzo Pappalardo introducono l’ospite, presentato come <<evocazione della figura dei mecenati del mondo antico che sapevano lasciare dietro di sé un flusso di bellezza>>. Bellezza è la parola-chiave di questo incontro culturale reso straordinario dal carisma del maestro Presti. Più che di una classica conferenza si è trattato di un accorato discorso sull’arte, sull’amore per la Sicilia e per coloro i quali hanno scelto di abitarla. Brillante il linguaggio, dinamico il registro, coinvolgente lo stile. Antonio Presti sin dalle prime battute, caratterizzate dalla tipica spontaneità e sfrontatezza siciliana, ha catalizzato l’attenzione degli studenti, suscitando curiosità e interesse. 

Ma chi è questo prodigioso maestro d’arte e di parole? Un paladino dell’arte, giovane nell’animo del sognatore e nell’audacia del visionario, vulcanico nella fervida immaginazione e temerario nell’affrontare il pericolo.

Appena ventenne eredita dal padre un’impresa di successo che però chiude dopo nove anni perché il suo spirito idealistico, bramoso di trovare spazi di concretezza, chiede di percorrere una via altra. Ha inizio così la sua missione artistica: creare luoghi dove natura-uomo-arte possano fondersi insieme, non per annullarsi uno negli altri ma per valorizzare e sublimare ciascuna dimensione.

Il maestro artista è mecenate: impiega e impegna i suoi averi per investire nell’arte. Da qui la genesi del Parco scultoreo di Fiumara d’arte, che dà l’avvio a numerose installazioni artistiche, convegni, eventi, mostre collettive che richiamano altri creativi cui Presti commissiona opere d’arte; fino alla costruzione dell’originale Atelier Sul Mare Museo Albergo, firmato da artisti di fama internazionale.

Fra i numerosi pregi del maestro messinese troviamo la capacità di coinvolgere, comunità, scuole che hanno determinato e generato un senso di cittadinanza inedito in luoghi caratterizzati o noti per la presenza della malavita, che copre e mortifica tutta la bellezza. 

Non nasconde le brutture dell’esistenza, le storture della società. Con l’amarezza del ricordo e con la verve di chi ha saputo superare ostacoli, dichiara di aver affrontato lunghe e fastidiose vicissitudini: le minacce, le denunce, i processi. Anche la legge sembra, in un primo momento, porre ostacoli sul suo percorso.  Rimane impegnato per 23 anni in un lungo processo: è accusato di abusivismo, finché la Cassazione riconosce l’eccezionalità del caso, dunque il maestro viene prosciolto; la bellezza dell’arte vince sulla irrazionalità e si libera definitivamente dallo sguardo bieco di certi vincoli ambientali. Da ogni evento della sua vita prende forma una nuova opera d’arte.

Come un mattatore, padrone della sua scena, il maestro Presti, guadagna il centro del palco e, rinunciando alla comoda postazione del tavolo da conferenziere, parla alla sua platea in piedi. Ma non è solo questione di scena, le sue parole veicolano contenuti profondi che riguardano il senso dell’esistenza, le scelte di vita orientate da alti ideali, resi realtà da una granitica forza d’animo. E non si tratta di parole, bla bla bla, ma di una autentica testimonianza.

Il messaggio lasciato agli uditori è una riflessione su vari argomenti: il senso dello studio che libera dalle tante forme di schiavitù nascoste dalle mode, dai falsi valori; il male che ha origine dall’ego che annichilisce ogni forma di altruismo; l’anestesia dei cuori; il consumismo che annienta la capacità di scegliere liberamente e genera insoddisfazione. Cosa può salvare i giovani da questi scenari distopici? <<Un esodo al contrario>> ovvero una capacità di andare controcorrente: pensare criticamente, agire onestamente, accettare i “no” che aiutano a crescere, fare della scuola un tempio. Infine il maestro suggerisce ai ragazzi di coltivare il senso di gratitudine piuttosto che rivendicare, di non essere contro ma sempre a favore ovvero propositivi piuttosto che distruttivi.

 Non si può non riconoscere ad Antonio Presti l’autorità di parlare in questi termini con coerenza perché lui stesso ha trovato il coraggio di ribellarsi ad un sistema disonesto: avviando il cambiamento a colpi d’arte.

Entusiasta dell’incontro col maestro Presti, la prof.ssa Annalisa Liggeri, responsabile del dipartimento di Storia dell’arte e referente del patrimonio artistico per l’Istituto Vittorini Gorgia afferma: << La visita del Maestro Presti ha illuminato la giornata del nostro liceo, rendendoci partecipi della sua esperienza artistica e del suo progetto di vita. Ha mostrato a tutti noi la sua vocazione d’artista e l’impegno nel creare un’arte parallela all’etica, creando un percorso artistico che raccoglie opere d’arte contemporanea che danno vita al Parco scultoreo di Fiumara d’Arte, convinto che l’arte bisogna viverla per poterla apprezzare interamente, inglobandola nella nostra quotidianità>>.

La prof.ssa Enza Ira, referente dei servizi agli studenti per l’Istituto Vittorini Gorgia, precisa :<< La proposta di organizzare un viaggio d’istruzione presso l’Atelier Sul Mare Museo Albergo, era già stata programmata, ma le restrizioni legate alla pandemia da Covid19 hanno imposto un rinvio. Ebbene adesso, grazie al nostro dirigente scolastico, al suo straordinario lavoro, stiamo riorganizzando tutte le attività lasciate in sospeso>>.

<< È riconosciuto e conclamato – continua la prof.ssa Liggeri –  anche l’impegno sul territorio del maestro Presti, rivolto alla valorizzazione e al rispetto dei luoghi e del quartiere, per acquisire il diritto alla cittadinanza e appartenenza del cittadino, ne è un esempio l’intervento artistico realizzato nel quartiere di Librino. In tale occasione, il maestro ha coinvolto le scuole e gli alunni del territorio realizzando opere d’arte che hanno riqualificato lo spazio e donato identità a quei luoghi salvandoli dall’anonimato>>.

<< È possibile – afferma con entusiasmo Antonio Presti –  partecipare ad un progetto di restituzione di bellezza alle nostre comunità, anche qui a Lentini. La bellezza visionaria è un bagno di spiritualità>>.  Lancia un invito, il maestro mecenate, prospettando un lavoro di due anni in collaborazione con gli studenti, docenti per restituire bellezza alla scuola e alla comunità lentinese.

Alla proposta la prof.ssa Liggeri risponde:<<Siamo onorati ed entusiasti della possibilità di poter collaborare in un progetto di intervento e riqualificazione del territorio, sotto la direzione del maestro Presti, e soprattutto di poter offrire l’identità d’arte ai nostri alunni, al nostro Istituto ed anche alla nostra città>>.

In conclusione il Dirigente scolastico sottolinea lo stupore che ha generato l’incontro con l’artista. <<Sono davvero straordinari il silenzio e l’attenzione degli uditori e ciò accade – spiega il prof. Pappalardo – perché si parla di bellezza non con la logica del profitto, ma con lo spirito dell’etica. Il destino delle nostre città dipende da noi. È giusto andare e ritornare: è il cammino di restituzione. Dunque pensiamo a lasciare bellezza ai nostri luoghi, alla scuola e all’intera città. La scuola dà l’avvio, a voi, studenti il compito di prendervi cura della bellezza>>.

In chiusura è più che mai opportuna la celebre citazione tratta dall’Idiota, in cui il suo autore Dostoevskij, fa dire al principe Miškin “La bellezza salverà il mondo”. Di quale bellezza si tratta? Certamente per l’artista e mecenate Antonio Presti, si tratta dell’arte.