“L’inganno della mafia”

24 Maggio 2025 0 Di Redazione
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Nel giorno del XXXIII anniversario della strage di Capaci,  in cui morirono il magistrato  Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, gli studenti dell’IS Gorgia Vittorini inaugurano il murale L’inganno della mafia, collocato nel corridoio del piano terreno della sede del liceo classico “Gorgia” contiguo all’”Aula Falcone”. Presenti la Dottoressa Luisa Giliberto, dirigente dell’Ufficio X , ambito provinciale di Siracusa, dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, la Professoressa Fernanda Bonaiuto, referente alla legalità dello stesso ufficio, il vicepresidente della consulta studentesca, il sindaco di Lentini, avvocato Rosario Lo Faro, il dirigente del commissariato della Polizia di Stato, Dottoressa Roberta Abate, i comandanti delle tenenze di Carabinieri e Guardia di finanza, luogotenente Silvio Puglisi e tenente Gaetano La Ferlita, e del distaccamento della Polizia stradale, vice ispettore Nada Truglio. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni “Amici di Giovanni Falcone”, “Amici del liceo Gorgia” e “Associazione nazionale Polizia di Stato”.

A fare gli onori di casa è stato il Dirigente Scolastico, Professore Vincenzo Pappalardo, che ha sottolineato quanto l’istituto continui a dare valenza all’educazione alla legalità delle giovani generazioni. A spiegare la ratio che ha ispirato il murale, che si rifà alla celeberrima opera di Pablo Picasso “Guernica”, sono stati quattro degli alunni che hanno contribuito alla sua realizzazione: “Come ‘Guernica’ per Picasso voleva essere un grido contro gli orrori della guerra, anche per noi questo lavoro intende essere un grido contro la brutalità della mafia”. Bianco e nero e solo il rosso delle cravatte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a spiccare, quale elemento di contrasto tra il dolore della madre che piange il figlio vittima innocente ed il beffardo volto che tiene una lampada ad olio, simbolo di un passato che non vuole smettere di tornare, e l’Etna a fare da sfondo, muto, immobile ma sicuramente anch’esso indignato. “Plaudo al lavoro realizzato -ha detto il sindaco Lo Faro- e ricollegandomi a quanto avete detto, ragazzi, vi invito a non prendere esempio, nei comportamenti, negli atteggiamenti, da quanti -soprattutto attraverso i social- fanno di tutto per ‘romanzare’ mafia e criminalità.

Anche la dottoressa Luisa Giliberto ha espresso soddisfazione per il lavoro fatto che s’inquadra in un più articolato progetto portato avanti dall’ufficio che dirige. Al progetto, coordinato dalle professoresse Maria Rita Barretta -referente alle legalità- Daniela Addamo, Alessandra Marrelli -referente alla consulta- e, per la parte artistica- Ivana Sferrazzo, hanno lavorato gli alunni del liceo classico e del liceo linguistico Davide Sferrazzo, referente della consulta,  Nicolò Ricceri, rappresentante d’istituto, Matteo Bosco, Paola Scammacca, Salvo Manoli, Giada Mercante, Alice Pepe, Samuele Tuzza, Ludovica Spuches, Giulia Sacco, Adele Musarra Pizzo, Sofia Maria Musumeci, Silvia Grasso, Matteo Di Mauro, Elena Mugno.