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Ricostruire la storia che conduce all’origine del 25 novembre significa ripercorrere il filo rosso della barbara violenza e dei meschini soprusi, che lega il passato al  presente e che vede sempre la stessa vittima: la donna.

Tre le date fondamentali che conducono all’istituzione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne: 1960, 1981, 1999. 

Prima data: 25 novembre 1960, le tre sorelle Mirabel, conosciute anche col nome  di Las Mariposas (le farfalle),  furono brutalmente uccise a Santo Domingo, punite per la loro coraggiosa attività di opposizione alla dittatura. La loro drammatica storia è stata raccontata dalla scrittrice Julia Alvarez ne Il tempo delle farfalle (1994) da cui è stato tratto il film per la tv   In the Time of the Butterflies (2001)

Seconda data: 25 novembre 1981,  ha luogo  il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche, riunite anche in memoria delle sorelle Mirabel.

Terza data:  1999,  l’ONU  istituisce il 25 Novembre come data simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

Un giorno che si arricchisce di nuovi segni: le scarpe rosse.  Per spiegarne l’origine bisogna ritornare oltre oceano. L’artista messicana Elina Chauvet realizza  l’installazione  Zapatos Rojas (2009), collocata davanti al consolato messicano in Texas, in memoria delle numerose donne messicane rapite, stuprate e assassinate per il semplice motivo che su questi reati c’è totale impunità. uccise Anche le scarpe rosse diventano il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. 

25 novembre 2020: è ancora necessario celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Tante le iniziative a livello mondiale e nazionale: il mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo, dello sport, della politica e del sociale offrono il loro contributo per tenere alta l’attenzione su un fenomeno così diffuso e drammatico della nostra società. Il  messaggio comune contenuto nei diversi spot è destinato sia  alle vittime, a cui si rivolge l’invito  a chiedere aiuto e non abituarsi alla violenza,che alla società tutta, cui  si rivolge  con fini di sensibilizzazione e di attivazione culturale.

Anche noi teniamo fortemente a sottolineare l’importanza e il significato di questo giorno con l’auspicio di poter dare il nostro contributo in termini di attenzione e riflessione, consapevoli che occorre  un profondo cambio sociale e culturale in tutti i settori della vita, dalla scuola, alla famiglia, dai luoghi di lavoro alle  istituzioni, e nella comunicazione.